Il Transizioni Fest è un evento organizzato annualmente dalla Cooperativa Liberi Sogni, che quest’anno si è tenuto dal 31 maggio al 2 giugno. Il titolo dell’evento ruota intorno al concetto di transizione, intesa come apertura verso altri scenari e possibilità, un passaggio ad altri stili di vita e modi di intendere le relazioni tra esseri umani, e tra gli uomini e il mondo naturale. Oggi viviamo in mondo dominato dal modello capitalista, in cui ci sentiamo lanciati come un treno in corsa verso un orizzonte di crescita infinita, senza possibilità di ritorno. In questa prospettiva l’ambiente non è altro che un enorme serbatoio di materie prime a totale disposizione dell’attività umana.
La Cooperativa Liberi Sogni, nata nel 2006 nel territorio di Lecco, raccoglie la sfida posta dai tempi moderni e da sempre è impegnata a promuovere un cambiamento culturale attraverso progetti che hanno al centro la natura, la sostenibilità e le relazioni. La Cooperativa si focalizza in particolare sulla rigenerazione di spazi e luoghi naturali ad alto valore culturale attraverso il coinvolgimento delle comunità locali, con una particolare attenzione ai giovani. Dal 2021 opera principalmente a Cascina Rapello, una cascina settecentesca appena ristrutturata, dove ha dato avvio ad un progetto agricolo e sociale che vede il coinvolgimento di diversi soggetti fragili in un percorso di ritorno alla terra. Liberi Sogni è un attore centrale della propria comunità locale, e ogni giorno, insieme a comuni, scuole, associazioni e famiglie, cerca di coltivare il futuro delle nuove generazioni, convinta che il sogno sia il più potente e irriducibile motore di cambiamento e di crescita.
Da questi presupposti nasce 4 anni fa l’idea di un festival pensato per celebrare, dar voce, rafforzare, connettere, immaginare, approfondire, raccontare i tanti cambiamenti individuali, collettivi, comunitari in corso o in fase di concepimento. Il Transizioni Festival ha da sempre dato tanto spazio ai racconti, anche autobiografici, attraverso la pratica della human library, ai workshop di autoproduzione, al dialogo con la natura, alla sperimentazione di pratiche legate alle tecnologie conviviali, nella consapevolezza che il cambiamento richiede un percorso introspettivo e comunitario, e l’attivazione di diverse parti di noi: la capacità di creare nuovi immaginari, nuove visioni politiche e nuove forme di condivisione e collaborazione improntate alla sostenibilità.
Quest’anno le giornate del Festival hanno visto un ricco programma di incontri suddivisi in 4 sezioni:
SENTIRE: ha compreso tutti gli incontri e le attività che hanno coinvolto principalmente la nostra parte emotiva e spirituale, andando a intercettare il nostro sentire, la nostra percezione, quello che muove il nostro agire, cercando di risvegliare o tenere viva la speranza attraverso un dialogo profondo con noi stessi, con gli altri e con la natura;
CONOSCERE E AGIRE: ha compreso tutti gli incontri e le attività in cui l’acquisizione di nuove conoscenze è andata di pari passo con l’azione politica e con la vita di tutti i giorni, con una grande attenzione al superamento della settorialità e del riduzionismo nei confronti della crisi ecologica e politica in atto;
IMMAGINARE: ha compreso tutti gli incontri e le attività che hanno richiesto ai partecipanti un grande sforzo di inventiva per provare a scardinare le visioni dominanti e stimolare il desiderio di ricerca e attivarsi per creare nuovi mondi possibili, in cui proiettare felicità;
FARE: ha compreso tutti gli incontri e le attività ad alto coinvolgimento corporeo che, attraverso laboratori di autoproduzione e teatrali, sono stati finalizzati alla riappropriazione delle abilità manuali, dei saperi popolari e la riacquisizione dell’autonomia e della fiducia in sé stessi.
La moltitudine di temi trattati (dall’ecologia al cambiamento climatico; dalla finanza etica all’iperinformazione; dalla costruzione di comunità agli eco-femminismi, e molto altro ancora) è stata poi raggruppata in 7 tematiche che sono stati approfondite all’interno delle proposte del Festival: Estrattivismo e distruzione del pianeta, Egemonia del denaro e del mercato, Mito della crescita infinita, Disconnessioni da sé stessi e dalla natura, Colonizzazione dell’immaginario e disincanto, Patriarcato, Guerra e comunicazione asservita al potere.
MAG2 ha partecipato all’edizione 2025 del Festival, impegnandosi all’interno del comitato promotore insieme ad altri soggetti quali Italia Che Cambia, Comune-info.net, Terra Nuova Edizioni, Movimento per la Decrescita Felice, AEres Venezia per l’altraeconomia, Quaderni della Decrescita, Associazione per la Decrescita, Associazione Botteghe del Mondo, Associazione Nazionale “Maschile Plurale”, Circolo Laudato Sì Vallesusa, Cooperativa Sociale Filò.
Oltre a far parte del comitato promotore, MAG2 ha partecipato al Festival anche attraverso tre contributi:
La socia Chiara Dallavalle ha condotto un laboratorio sul consumo consapevole, che si è posto come occasione per aumentare la consapevolezza rispetto alla gestione del proprio budget familiare e approfondire cosa sta dietro determinate scelte di consumo. Il laboratorio, stimolando domande, riflessioni e aperture a modi nuovi di gestire il proprio rapporto con il denaro, ha offerto ai partecipanti un'opportunità per rendersi protagonisti attivi delle proprie scelte di consumo.
Il socio Stefano Panzeri è intervenuto in due incontri. Nel primo ha affrontato insieme a Patrizia Arcobelli del Movimento della Decrescita Felice il tema del patriarcato e della disparità di genere. L’intervento di MAG2 si è focalizzato sulla violenza economica di genere, tema al quale sono state dedicate diverse iniziative nel corso dell’ultimo anno, inclusa la “Finanza di frontiera a servizio delle donne”, tavola rotonda tenutasi il 14 marzo a Fa’ la Cosa Giusta a Milano. Durante l’incontro è stato proiettato il cortometraggio “Viola” realizzato da OffiCine IED e con la presenza del regista Marco Masante.
Nel secondo ha dibattuto, insieme a Daniela Bartolini e Daniel Tarozzi di Italia Che Cambia, sulla rilevanza dell’informazione nell’era delle fake news e dell’iperinformazione. In particolare, si è discusso sulle strategie per orientarsi tra le notizie per comprendere nel profondo le crisi globali, sociali ed economiche contemporanee. Un focus specifico è stato dedicato all’esplorazione degli antidoti alla disinformazione sui temi dei cambiamenti climatici e dell’ambiente e sulla promozione del giornalismo costruttivo, capace di offrire soluzioni e ispirare il cambiamento.