Il gruppo di risparmio solidale è una forma di welfare innovativo attraverso il risparmio collettivo locale e destinata al finanziamento di persone che vivono temporanei momenti di difficoltà economica e che, pur svolgendo un’attività lavorativa, hanno limitate possibilità di accesso alle istituzioni creditizie; al centro si tenta di protrarre un sistema ed una rete di rapporti interpersonali, che si basano sulla fiducia reciproca e sullo scambio di informazioni. Tale strumento può essere finalizzato anche all'avvio di iniziative microimprenditoriali. La costituzione del gruppo richiede almeno 3 anni di tempo e potrà arrivare ad una capienza alla fine dei 3 anni di 15.000 euro.
La partecipazione sarà per lo più dei singoli cittadini. L'amministrazione pubblica e altre organizzazioni collettive potranno partecipare con quote non di maggioranza. Il gruppo deciderà assieme con il metodo del consenso e con la modalità “una testa un voto” (non si vota in base al capitale di rischio investito).
Il capitale sarà collocato in un fondo dedicato presso Mag2 che erogherà poi i crediti e seguirà tutta la parte finanziaria.
A regime il gruppo si incontrerà una volta al mese.
Facilitazione di comunità
La figura del facilitatore di comunità sostiene la promozione di un Gruppo di Risparmio nel territorio di Solaro e di una prima sperimentazione di forme di micro-credito solidale a supporto degli abitanti.
Il modello a cui si fa riferimento è legato al concetto di attivazione, termine con cui vengono denominate le politiche che mirano a promuovere (e in alcuni casi a vincolare) un’assunzione di responsabilità da parte delle persone e dei gruppi di comunità nella ricerca di soluzioni autonome e indipendenti in diversi ambiti della vita sociale ed economica, in risposta ai rischi di esclusione. Ciò riguarda sia gli utenti, che sono chiamati a uscire dalla condizione di "assistito", sia le istituzioni di welfare chiamate ad affrontare i problemi attraverso politiche di partecipazione più che di protezione.
Questo dispositivo va pensato come strumento volto ad aumentare la fiducia e il senso di comunità, per promuovere concretamente la solidarietà dei cittadini nei confronti delle nuove povertà. La sperimentazione del micro-credito alle famiglie introduce una nuova modalità, complementare a quelle tradizionalmente gestite dai Servizi sociali, per affrontare il problema del rischio di povertà in situazione di difficoltà economiche temporanee
La funzione del facilitatore di comunità soddisfa gli obiettivi di:
- favorire l’accessibilità dei servizi pubblici e ridurre la distanza tra informalità e gruppi organizzati;
- rinforzare l’interazione e le sinergie tra intervento sociale, volontariato e cittadinanza attiva, su nuove iniziative volte a sostenere le famiglie che si trovano ad affrontare situazioni di fragilità e di vulnerabilità;
- facilitare l’individuazione di figure-ponte fra servizi e cittadini (fragili o in situazione di temporanea difficoltà), che rimangano sul territorio, oltre la biennalità del progetto, a rinforzo dei processi di responsabilizzazione collettiva di fronte alle problematiche affrontate.