Torna a novembre il mese delle finanza etica, iniziativa voluta per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza delle scelte di risparmio adottate. Una rilevanza ancora più intensa in questo momento storico, nel quale i soldi depositati in banca o investiti possono andare a finanziare i produttori delle armi impiegate nelle molte guerre in corso, le aziende dell’agricoltura intensiva che inquinano il territorio e distruggono la biodiversità o quelle del settore delle fonti fossili, prime responsabili dei cambiamenti climatici.
Per evitare di sostenere, anche inconsapevolmente, i soggetti che danneggiano la collettività e la Terra, l’unico modo è scegliere imprese o organizzazioni rinomate le essere virtuose nel rispetto dei diritti umani e dell’ambiente o, appunto, affidarsi alla finanza etica. Ricordiamo che in Italia le uniche organizzazioni attive nel comparto sono le MAG e Banca Popolare Etica che, per altro, cooperano attivamente.
La finanza etica ha come valori fondanti la sostenibilità, la trasparenza e la giustizia sociale: nella pratica significa che nemmeno un euro di azionisti, soci o correntisti va a finanziare realtà con attività dannose per la società, incluse quelle citate in precedenza, o che effettuano discriminazioni basate su ricchezza, genere, etnia. Sono del tutto esclusi anche gli investimenti speculativi. In finanza etica i denari dei risparmiatori sono indirizzati a sostenere le società con servizi o prodotti realizzati nel rispetto delle persone e della natura e con effetti benefici per la collettività, come quelli dei settori dell’agricoltura biologica, dell’energia rinnovabile, della cultura e della tutela dei più fragili. Altri due elementi di rilievo considerati da chi opera nella finanza etica sono il non perseguimento della massimizzazione del profitto ad ogni costo e il legame con il territorio.
Nelle prossime settimane vi aggiorneremo tramite le nostre pagine facebook e instagram delle iniziative che saranno realizzare per celebrare il mese della finanza etica. Seguiteci...