Il 24 gennaio abbiamo assistito alla presentazione del 5° rapporto sull’inclusione finanziaria e del 17° rapporto sul microcredito in Italia promosso da Banca Etica, Fondazione Banca Etica e Rete Italiana di Microfinanza (RITMI). Una tavola rotonda coordinata da Carlo Borgomeo, presidente di c.borgomeo&co., del quale vi riportiamo un breve resoconto.
Come da programma, apre i lavori del convegno nella prestigiosa sede di Palazzo Valentini a Roma Carlo Borgomeo, fondatore dell’omonima Fondazione che cura da tempo l’andamento degli strumenti economici e finanziari legati al microcredito nel nostro Paese.
Il primo intervento di Claudia Pratelli, con i saluti istituzionali del Comune di Roma in qualità di Assessora alla scuola, alla formazione e al lavoro, non si limita alle formule di rito, ma entra nel vivo delle collaborazioni fattive fra le realtà presenti alla tavola rotonda.
Segue l’intervento di Benedetta Beliotti, dell’ufficio analisi dati e intelligenza artificiale di Banca Etica, che illustra l’accesso al credito delle famiglie italiane, evidenziando 1,1 milioni di nuclei esclusi nel 2020, con un divario evidente sia a livello territoriale fra Nord e Sud, sia a livello di genere fra uomini e donne capofamiglia. A tal proposito cita le cosiddette 3G del microcredito, ovvero Genere – Generazione – Geografia, come fattori di differenza nell’inclusione finanziaria, i cui indici restano intensità e offerta creditizia. Viene evidenziata una flessione degli indici a causa dell’assenza dei sostegni statali post pandemici e un generale permanere del divario territoriale, con un primato della zona Nord-Occidentale: le migliori regioni per inclusione finanziaria sono infatti Trentino e Lombardia e le migliori provincie Milano e Siena.
Spostando lo sguardo a livello europeo, il Paese con la migliore inclusione finanziaria è la Francia, nonostante una forte flessione, seguita da Italia e Germania con il medesimo andamento. In base agli indici di ricerca sul web, dal 2015 la voce “microcredito” è in calo e andrebbe quindi diffusa maggiormente la consapevolezza sulle sue potenzialità.
Successivamente prende la parola Nunzio Pagano, socio Borgomeo, per presentare appunto il 17° rapporto sul microcredito in Italia. Un intervento che parte da un excursus storico con le prime, rivoluzionarie idee di Mohamed Yunus, per arrivare ai tempi correnti con la descrizione delle strutture di microcredito, il censimento dei programmi che lo attuano fino al ’22, il numero di quanti siano effettivi attivi, il numero di prestiti e il loro volume.
Interviene quindi Giampietro Pizzo, Presidente della Rete italiana di microfinanza e inclusione finanziaria, che segnala il forte bisogno di servizi di prossimità anche per il microcredito per contrastare la desertificazione bancaria. Le sue parole richiamano inoltre la necessità di sinergie volte a valorizzare il capitale sociale per il microcredito sociale e nuove forme di microimpresa. Commenta inoltre la recente riforma del settore, in cui rileva come il microcredito sia assente, nonostante rappresenti uno strumento importante di lotta al sovraindebitamento e all’usura. In tal senso auspica un futuro innalzamento della soglia dei 10.000 euro per i prestiti di microcredito sociale.
Stante l’assenza della sottosegretaria Lucia Albano, prende la parola Magda, Capo Dipartimento Tutela della Clientela e Educazione Finanziaria della Banca di Italia, che si sofferma sugli effetti positivi dell’inclusione finanziaria, quali la resilienza e il benessere, per enfatizzare la sua digitalizzazione come strumento di diffusione.
Chiude i lavori la Presidente di Banca Etica, Anna Fasano, che collega i due rapporti ad un terzo, ovvero quello sulle disuguaglianze presentato da Oxfam – che evidenzia che la crisi ha fatto aumentare fame e povertà – ribadendo come gli strumenti della finanza etica siano dentro alla società contemporanea per cercare di alleviarne le marginalità e le ingiustizie.
Per approfondire
https://magazine.cisp.unipi.it/rapporto-oxfam-2023-aumentano-disuguaglianze-fame-e-poverta/
https://www.oxfamitalia.org/disuguaglianza-e-tempo-di-plasmare-un-futuro-di-uguaglianza/
https://www.oxfam.org/en/research/inequality-inc